
Medimurje
Slavonja
Bačka
Jagodina
Niš
Sumadija
Zajecar
Neresnica
Nišava
Croazia
Da un punto di vista etnico i Croati appartengono alla famiglia delle popolazioni slave e provengono originariamente dall'area dove oggi è l'Ucraina, da cui emigrarono intorno al VI secolo D.C., sospingendo le popolazioni autoctone di lingua latina verso le isole della Dalmazia e nelle regioni montuose del Montenegro. Dal 1500 a tutto il 1700 la Dalmazia subì la forte influenza di Venezia, mentre le regioni interne sentivano la pressione ungherese e quella turca. Nel secolo successivo tutti i territori dell'odierna Croazia furono ceduti all'Austria, che li governò fino alla prima guerra mondiale. Dopo la guerra fu tentata l'unificazione delle popolazioni slovene, croate e serbe in unico Regno, ma fu un periodo di ribellioni che durarono fino alla formazione della Jugoslavia, dopo la seconda guerra mondiale. Anche durante il periodo della repubblica jugoslava i croati continuarono a rivendicare maggiori autonomie, soprattutto per il mantenimento della propria lingua, sempre più soppiantata dal serbo. Con la dichiarazione di indipendenza della Croazia, nel 1991, scoppiarono conflitti armati tra croati, serbi e bosniaci che portarono ad una forzata ridistribuzione delle popolazioni di confine secondo le etnie di appartenenza. Questi brevi cenni storici fanno comprendere come le tradizioni croate siano un connubio originale di influenze di varie culture anche molto diverse tra loro. Così, sotto il profilo musicale, ancora oggi è comune in tutta la Dalmazia, la "klapa", una sorta di canto a cappella ma accompagnato da un mandolino o da una chitarra; nella Slavonia lo strumento principe è la "tamburitza", un mandolino di derivazione turca, mentre nelle regioni orientali si usa la "citura", con melodie di forte influenza magiara.
Le danze proposte da La Prilla sono:
- della regione di Medimurje: Nabala Je originariamente una "klapa", Raca Plava diffusa anche in Slavonja
- della regione della Slavonja: Moja Diridika
ed inoltre: Grad se Beli ed una Suite Croata con la tradizionale canzone "Fajla se Jagic" della zona di Medimurje
Etnie croate: i Šokci
Sono croati che vivono in vari insediamenti tra i fiumi Danubio e Sava, in Slavonia, in Vojvodina e nella zona di Bačka, in Ungheria. Si ritiene che siano emigrati in queste regioni dalla Bosnia intorno al XVII sec. dove costituivano una piccola comunità di cattolici, in una zona prevalentemente ortodossa e islamica. Questa popolazione, oggi stimata in circa 1500 individui, nel periodo austroungarico era costituita da circa 300.000 persone. Il calo demografico è attribuito ad una politica non scritta che limitava ad uno i figli di ciascuna famiglia con lo scopo di preservare l'integrità dei patrimoni.
La Prilla ha proposto la danza: Vesela e Sokadija
Serbia
Etnicamente la Serbia è divisa in due aree: il nord, in gran parte costituito dalla provincia della Vojvodina, rimasto a lungo sotto il dominio del cattolico impero Austro-ungarico, ed il sud occupato dall'Impero Ottomano. L'etnia prevalente è quella degli Slavi Serbi, ma al nord l'etnia più influente è quella ungherese. Gruppi etnici molto significativi al nord sono anche i Šokci (Croati vedi sopra: danza Vesela e Sokadija) e gli Slovacchi, mentre al sud ci sono i Bosgniacchi (Bosniaci mussulmani), i Vlach (Valacchi, di cui La Prilla ha proposto: Davorika Dajke nella zona di Neresnica, Vlaski, Vlaski Sat, Zajecarka da Zajacar), i Rom Serbi (di cui La Prilla ha proposto Dumbus, Ederlezi) e Rom Turchi (danza Kerem Eyle)
Il gusto musicale serbo (e di conseguenza la danza) è il risultato dell'incontro delle culture dei Paesi vicini, in particolare rumena e turca. La musica che accompagna i balli è suonata con strumenti caratteristici, comuni alle culture di tutti i Balcani; tra gli strumenti a corda sono frequenti la "sargija" e la "tamburica" (un tipo di liuto), tra quelli a fiato la "frula" (un flauto di antiche origini), la "zurna" (turco-araba) e la "dvojnica" (doppio flauto); non manca anche l'uso del violino e della fisarmonica. Il tipo di danza più popolare è il "kolo", come peraltro nei Paesi vicini, ma il kolo serbo si distingue per la sua vivacità e per il mantenere ferma la parte superiore del corpo, in contrasto con la rapidità dei passi.
Le danze di etnia serba proposte sono state, scendendo da nord a sud, dalla zona di Šumadia: Djurdjevica, Ersko Kolo, Savila se Bela Loza, Setnja; da Jagodina la danza Biserca, da Nis la popolare Cacak e Svrljiski Cacak, da Nisava Sestorka; dai distretti di confine col Kosovo Ajde Jano; altre danze sono state: Kolo de Srem, Ljiljino Kolo, Pleskavac Kolo, Yugo.