Portogallo
Le danze tradizionali tipiche del Portogallo sono quelle che si accompagnano al Fado e il Fandango. Il Fado divenne una musica di grande seguito popolare tra la fine dell' Ottocento ed i primi decenni del Novecento. Il Fandango è una danza spagnola ma molto diffusa anche in Portogallo dove viene ballata prevalentemente in coppia.
La Prilla ha proposto una danza tradizionale: Indu Eu (Viseu -Beira Alta)
Le minoranze linguistiche
I Mirandesi
Una particolare minoranza linguistica portoghese è il mirandese, ultimo residuo dell'antica lingua del Regno de Leon, parlato da circa 15.000 individui, nel Portogallo nordorientale, al confine con la Spagna. Questa comunità abita una piccola zona dell' Alto Tras-os-Montes, al confine con la Spagna e parla il mirandese, lingua simile al lionese, che troviamo nella zona spagnola limitrofa. Nel repertorio de La Prilla: Repasseado do Rio d'Onor


Beira Alta
Tras-os-
Montes
Spagna
Nei secoli XVI e XVII la danza di corte e quella popolare delle campagne continuano ad influenzarsi reciprocamente. Le danze di corte (Ciaccona, Folia, Passacalle, Sarabanda) incominciarono ad essere ballate nelle feste popolari con figure, ritmi e melodie che risentivano fortemente del modo di suonare e ballare delle danze campagnole. Le nuove danze che ne scaturirono incominciarono a piacere anche ai maestri di corte che le introdussero, rivisitate, nelle feste degli aristocratici. Nel '700 ebbero un gran successo balli come il Bolero (che derivava dalla Seguidillas), la Jota, le Sevillanas e il Flamenco.
Le danze spagnole oggi più popolari sono:
Fandango : la danza è molto diffusa in tutte le regioni della Spagna e del Portogallo, con caratteristiche tipiche di ciascuna zona. Possono essere ballati a coppie con un inizio lento che poi cresce col progredire della danza, oppure in maniera molto gioiosa e vivace e con manifestazioni di maestria. La Prilla ha proposto un Fandango tipico dei Paesi Baschi: Antzina Fandango.
Farruca : la danza nasce nella zona di Cadice a seguito degli immigrati che giungevano dal Nord (Galizia ed Asturia) e si accompagna a canti melanconici di sapore arabeggiante
Flamenco : è la danza più popolare della Spagna; nata in Andalusia nel XVIII secolo, si è diffusa in tutta la Spagna meridionale. Inizialmente si balla senza musica, poi alla metà dell' '800, musicisti gitani iniziano ad accompagnare le danze ed oggi si balla con decine di ritmi differenti.
Jota : danza con ritmo in 3/4 o 6/8, con passi simili al valzer, ma più variati.
Pasodoble : di origine militare (XVI secolo), si è trasformato nel tempo divenendo un ballo di coppia molto popolare.
Sardana : è la danza tradizionale catalana, probabilmente di origine sarda (da cui il nome). Vietata nel periodo franchista, è divenuta oggi un simbolo della specificità culturale catalana. Si balla in cerchio, tenendosi per mano.
Sevillana : danza tipica di Siviglia e dell'Andalusia, è musicalmente abbastanza simile al Fandango, ma con passi tipici del Flamenco.
Le minoranze linguistiche
Il castigliano (spagnolo) è la lingua ufficiale della Spagna, ma hanno ufficialità anche il catalano (in Catalogna e Valencia) ed il basco (nei Paesi Baschi). Dialetti tipici sono poi quelli dell'Aragona e delle Asturie.
I Paesi Baschi
I Baschi sono un gruppo etnico, di circa 600.000 individui, che abita le aree di Euskal Herria (Paesi Baschi), politicamente divisa tra Spagna e Francia. Parlano una lingua arcaica particolare (l'Euskera), con caratteristiche in forte contrasto con quelle di tutte le altre lingue europee moderne. La loro origine è controversa, ma si tratta di una popolazione che ha goduto di un isolamento perfetto sia dal punto di vista sociale, che linguistico ed etnico, tanto da presentare note somatiche tali da renderle riconoscibili a prima vista. Erano conosciuti in epoca romana e hanno sempre vissuto prevalentemente di pesca. Ebbero a lungo il monopolio del baccala, cibo particolarmente apprezzato nelle corti spagnole e francesi, di cui mantennero gelosamente le fonti di approvvigionamento. Erano abili navigatori e si dice che raggiungessero anche le coste della Groenlandia. Nel XVIII secolo e fino al periodo franchista migrarono in massa verso il Cile e l'Argentina, tanto che la loro discendenza in America Latina si ritiene che superi i 10 milioni di individui.
Le danze basche rivestono una parte molto importante nella cultura e nel folclore di questa area geografica. Sono espressioni di danza spontanea che si esplica per lo più in occasione di feste religiose, con ampia partecipazione della popolazione.


"La manifestazione principale della musica presso i Baschi è la danza. ... Lo Iztuela nel suo Guipuzcoaco dantzak (1824) elenca sino a 36 danze. Ciò si spiega con l'importanza che i Baschi annettevano per tradizione alle varie danze, molte delle quali si collegavano con solennità civili o religiose. In alcune città basche i municipî mantengono tuttora un piccolo gruppo, generalmente di quattro musicanti, nei costumi del sec. XVIII, con l'incarico di sonare gli strumenti tradizionali delle danze popolari, e cioè speciali flauti (silbotia e chistuak) e tamburi (atabal e trun-tinnak).
Se nella musica per danza si scorgono rapporti con quella analoga degli Spagnoli, il canto basco è invece profondamente originale ... Predomina in generale un'intonazione di pensosa tristezza, pur temperata di frequente da quella virile energia, che rende inimitabilmente animate le danze basche" (da Enciclopedia Treccani).
Le danze del repertorio La Prilla sono: Antzina Fandango, Lantzeko Lhauteria (zona di Lanz), Larraburu, Zazpi Jauziak. Della regione basca della Francia, La Prilla ha proposto la danza: Jondane Johane